Il 31 ottobre 2008, quindici anni fa, il Bitcoin fu scambiato per la prima volta. Da allora, è sempre stato al centro dell’attenzione, sia in positivo che in negativo. Inizialmente, molti lo consideravano una truffa e un mezzo per facilitare attività criminali. Tuttavia, il suo valore è poi cresciuto esponenzialmente, moltiplicando di migliaia le somme investite.
Ma non è stato sempre un percorso facile: molti investitori hanno subito grandi perdite. Recentemente, la notizia che ha scosso il mondo delle criptovalute è stata la multa di 4.000 milioni di euro inflitta a Binance per riciclaggio di denaro. Ma cosa c’entra questa multa con Bitcoin? Vediamolo insieme.
15 anni di bitcoin
Bitcoin è la criptovaluta più conosciuta e può essere usata sia come mezzo di pagamento sia come investimento. Il suo principale svantaggio è la sua elevata volatilità, che lo rende poco adatto a certi tipi di investitori. Per possedere Bitcoin, proprio come per la valuta tradizionale, è necessario avere un portafoglio, fisico o virtuale.
Binance, una delle tante società che offrono servizi di portafoglio di criptovalute, è stata recentemente multata per aver riciclato una grande somma di denaro attraverso prodotti finanziari. Questa situazione è collegata a Bitcoin? È come criticare le commissioni della propria banca e dare la colpa all’euro.
Nel corso degli anni, Bitcoin è passato da essere malvisto e ostracizzato a essere accettato dalle principali aziende. Grandi nomi come Microsoft, Starbucks e Booking lo accettano come mezzo di pagamento. Anche importanti società di investimento come Goldman Sachs lo hanno incluso nei loro portafogli, e la BBVA offre prodotti legati al suo prezzo.
In meno di un decennio, Bitcoin è passato dall’essere etichettato come una truffa a diventare un asset importante da considerare nelle operazioni di mercato e negli investimenti. Ma attenzione: Bitcoin è come un ottovolante. Il suo valore può aumentare del 50% o crollare dell’80% in un breve lasso di tempo. Questa instabilità lo rende un investimento rischioso ma anche potenzialmente molto redditizio.