Prima che iniziate a leggere questa recensione, voglio che sappiate che ho sempre utilizzato pc Windows, e la questo Macbook Pro rappresenta per me: “la mia prima volta” nell’utilizzo di un dispositivo macOS.
Il perché di questo passaggio: beh, dopo tanti anni con Windows e dopo l’entusiasmo iniziale di Windows 10, ho iniziato a riscontrare i soliti problemi con tutti i pc da me utilizzati, ossia rallentamenti, pc che non si spegnono, aggiornamenti che incasinano tutto etc. E per questi motivi ho deciso di fare il grande salto verso la mela morsicata.
Il risultato? Sono bastati solo due giorni di utilizzo per poter affermare che NON TORNEREI PIU’ INDIETRO, MACBOOK TUTTA LA VITA, e ora vi spiego il perché.
CONFEZIONE DI VENDITA
Scatola “cicciona”, ma minimalista all’interno: solo macbook, cavo type-c, caricatore da corrente, due adesivi della mela morsicata e un depliant a quattro facciate con le funzioni basi del Macbook Pro.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Anche se non troviamo l’ultima generazione di processori Intel (Kaby Lake), MacBook Pro versione 2016, risulta velocissimo anche con i super collaudati Skylake, e nel mio caso, ho acquistato la versione “base” da € 2099 caratterizzata da:
-
- Processore Intel i5 Skylake dual-core da 2.9 Ghz con Turbo Boost fino a 3,3 Ghz con 4MB di cache condivisa
-
- RAM 8 GB di tipo DDL3 a 1866MHz
-
- SSD PCIe da 256 GB
-
- Bluetooth 4.2
-
- Wi-Fi ac
- Barra OLED con Touch ID
Quello che ne risulta al di la dei tecnicismi, è un notebook veloce e performante!
DESIGN & SCHERMO
Il design di questo MacBook Pro è da “WOW”, struttura completamente in alluminio, molto solida e dimensioni estremamente compatte ( 30,41 x 21,24 x 1,49 cm di spessore da chiuso) per un 13,3 pollici di diagonale, grazie sicuramente ai bordi arrotondati e all’ottima ottimizzazione degli spazi, infatti lo schermo occupa quasi tutta la superficie a sua disposizione.
In totale sono presenti 4 porte Thunderbolt (due per lato, di cui due funzionano a 40 Gb/s e 2 a velocità ridotta di 10 Gb/s), inoltre è presente il jack per le cuffie. Mancano invece tutte le altre connessioni, come le classiche porte USB 3.0 e il lettore di schede.
Sicuramente la scelta di escludere queste porte ancora molto popolari, è stata dettata dal fatto di voler rendere il macbook pro più compatto e leggero (la versione 2016 pesa solo 1,35 kg), ed onestamente nonostante tutte le critiche lette, devo ammettere che non ne sento la mancanza, anche perché basta un semplice adattatore USB / USB Type per ovviare al problema.
La cosa interessante è che non siete obbligati ad acquistare necessariamente l’adattatore originale di Apple, ma anche quelli compatibili sono perfettamente funzionanti e costano meno della metà, ad esempio io sto utilizzando senza problemi un adattatore della Aukey mod. CB-C25. Ma l’aspetto più interessante è che per ricaricare il macbook possiamo utilizzare indistintamente una delle quattro porte Thunderbolt a disposizione, e vi assicuro che è di una comodità pazzesca.
Il display IPS da 13,3 pollici vanta un dettaglio di colori da lasciare a bocca aperta, il merito risiede sicuramente nel display retina e alla risoluzione nativa di 2560 x 1600 pixel con ben 227 pixel per pollice e risoluzione da ben 500 nit. Non è un display opaco, ma onestamente, nonostante io sia una fan di questo tipo di schermi, qui non se ne sente la necessità, in quanto lo stesso risulta leggibile in ogni condizione di luce.
Montato sulla cornice del display è presente anche l’unica fotocamera con qualità HDReady. Personalmente la utilizzo poco, per cui che sia in HD o Full HD a me non fa differenza.
Tornando al discorso cornici, queste risultano abbastanza ridotte, anche se non siamo ancora ai livelli “record” visti sui DELL XPS.
TASTIERA & TOUCHPAD
Il touchpad e la tastiera e touch bar occupano quasi tutta la superficie a loro disposizione, ed offrono insieme alla touch bar, un’esperienza d’uso unica, un tassello e forse più rispetto a quello visto su vari pc windows.
La tastiera di questo MacBook Pro è sicuramente una delle migliori presenti sul mercato. Personalmente i nuovi tasti a farfalla introdotti da Apple, mi piacciono parecchio, la corsa corta dei tasti, mi permette di scrivere velocemente e con pochissimi errori. Rispetto ad altre tastiere il “click click” dei tasti è più marcato, ma onestamente non mi dispiace e ci sia abitua rapidamente.
I tasti sono retroilluminati, e rispetto alle tastiere windows ogni tasto è illuminato uniformemente senza la fastidiosa luce che sbuca da sotto. Apple, inoltre, permette sia di gestire automaticamente la retroilluminazione oppure permette tramite le impostazioni di impostare un livello di illuminazione personalizzato senza tenere conto della luce ambientale.
Il touchpad è enorme, e grazie al Force Touch, si riesce a gestire senza problemi ogni aspetto e funzione senza sentire l’esigenza di utilizzare un mouse. Dico questo, perché fin’ora non ero mai riuscita a fare a meno del mouse, ma qui con il macbook pro le cose sono diverse. Le gesture sono semplici e “sensate”, ma soprattutto, una volta presa la mano diventeranno naturali e velocizzeranno ogni operazione.
TOUCH BAR & TOUCH ID
La Touch Bar e il Touch Id, rappresentano le due grandi novità legate ai MacBook Pro del 2016. La Touch Bar altro non è che un piccolo schermo touchscreen OLED lungo come la tastiera, che va a sostituire i tasti funzione, e che in base all’applicazione aperta presente dei comandi veloci e scorciatoie per velocizzare alcune funzioni.
Di Default troviamo nelle parti più esterne della barra oled: il tasto ESC, il controllo della luminosità e del volume, mentre la parte centrale è personalizzata in base al tipo di applicazione che stiamo utilizzando.
Ad esempio se stiamo scrivendo un testo in Pages potremo visualizzare i tasti per la formattazione e le parole suggerite nel vocabolario automatico.
In email, invece potremo premere il pulsante per iniziare una nuova mail, archiviare le stesse o mettere le bandierine per esempio.
In foto avremo le piccole anteprima di ogni foto e potremo scorrere semplicemente muovendo il dito sulla touchbar, mentre in whatsapp o imessagge ad esempio possiamo inserire le faccine.
Premetto che il MacBook offre moltissime scorciatoie da tastiera (che sto scoprendo poco per volta), ma onestamente ritengo che l’utilizzo della touchbar sia più immediata, infatti basta qualche giorno di rodaggio per prenderci la mano e utilizzarla in modo naturale. Personalmente è una funziona che promuovo a pieni voti.
Il Touch ID presente nel nuovo MacBook Pro altro non è che il lettore per le impronte digitali. E’ posizionato alla destra della Touch Bar per mette di riaccendere il macbook dallo standby, o se vogliamo mandarlo in standby senza chiudere il coperchio è sufficiente cliccarci sopra con il dito (il Touch ID è anche un tasto).
Il sistema permette di riconoscere fino a 5 impronte, per cui volendo possiamo settare fino a 5 profili diversi. Una soluzione perfetta, considerando anche che il MacBook Pro si accende all’istante e non presenta i “tempi morti” di caricamento che invece sono presenti nei notebook Windows.
AUDIO & BATTERIA
MacBook Pro 13 è dotato di due speaker posizionati sue due lati esterni della scocca, identificabili dalla presenza di due griglie a nido d’ape.
L’audio risulta molto buono e nitido in ogni condizione di utilizzo.
La batteria integrata nel MacBook Pro è da 54,5w che sulla carta potrebbe sembrare poco, ma che nell’utilizzo quotidiano con navigazione web, YouTube e scrittura di testi vi può portare tranquillamente a circa 8/9 ore di autonomia.
Discorso a parte va fatto invece se effettuate delle elaborazioni video con Final Cut, perché in questo caso il rendering tende, come giusto che sia, a consumare moltissimo, portando di conseguenza l’autonomia a sole 2 orette scarse.
In conclusione, ritengo che questo Macbook Pro sia realmente il migliore mai realizzato finora, e per chi arriva dal mondo Windows rappresenta una grandissima innovazione, che fanno della Touch Bar e della tastiera a farfalla i suoi due grandi punti forte, senza dimenticare l’ottimo sistema operativo: snello e veloce, che rende ogni operazione estremamente semplice e funzionale.
Ciao Giuliano,
il mio a dire il vero non lo fa. A dirla tutta è diventato bollette solo un paio di volte quando avevo il pc sul letto e utilizzavo un software di editing.
Durante l'uso "normale" con Netflix, social, email non ho mai riscontrato questo problema.
in data 27 settembre 2019 ho acquistato un MacBook Pro 13 touch bar da 256 gb e 1,4 ghz dopo 3 giorni di prova con visione Netflix e utilizzo normale di email e office ha iniziato a surriscaldarsi in modo veramente pericoloso. Bollente sotto e sopra.
Ho rispedito il MacBook indietro e ho ordinato un MacBook Pro 13 da 256 gb e 2,4 ghz ma il risultato dopo 3 giorni è il medesimo.
sono andato in apple store Fiordaliso e dopo analisi vari mi hanno detto che è normale. Per me tenere sulle gambe un mac sdraiato sul divano e non poterlo usare da quanto diventa bollente non è una cosa normale. Sicuramente rispedirò al mittente anche questo MacBook Pro. Grazie
Molto Bello interessante e sintetico.