Ferrari, negli Stati Uniti accetta bitcoin per l’acquisto

In una svolta significativa per il settore delle auto di lusso e per l’uso delle criptovalute, Ferrari ha iniziato ad accettare Bitcoin come metodo di pagamento per i suoi veicoli di alta gamma negli Stati Uniti. La rinomata casa automobilistica ha stabilito una collaborazione con BitPay per garantire transazioni sicure, assicurando ai suoi concessionari il pagamento in valuta fiat. Questa opzione è ora disponibile in dieci concessionarie Ferrari in tutto il paese, per modelli come la SF90 Stradale, la Purosangue e la Daytona SP3.

L’adozione di Bitcoin da parte di Ferrari

L’adozione del Bitcoin da parte di Ferrari rappresenta un cambiamento importante nel mercato automobilistico e potrebbe indicare un movimento verso un’accettazione più ampia delle criptovalute nel mondo aziendale. Ben Weiss, CEO di CoinFlip, considera questa iniziativa un momento chiave del 2023, paragonabile alle azioni intraprese in passato da colossi come PayPal e BlackRock riguardo alle criptovalute.

La decisione di Ferrari si accorda anche con i suoi obiettivi ambientali. L’azienda si è impegnata a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2030 e sta adottando misure per affrontare le problematiche ecologiche legate alle transazioni in criptovaluta.

Mentre Ferrari procede con l’adozione dei pagamenti in Bitcoin, Tesla fornisce chiarimenti sulla natura irreversibile di tali transazioni nel documento “What You Need To Know If You Use Bitcoin”. Attualmente, Tesla preferisce utilizzare Dogecoin piuttosto che Bitcoin, principalmente per ragioni ambientali. Si prevede che l’influenza di Elon Musk sulle criptovalute continui a crescere, potenzialmente integrando i pagamenti in criptovaluta nella sua futura piattaforma di social media X, sfruttando la sua esperienza come fondatore di PayPal.

L’approccio di Ferrari e di altre società come Newegg, che elaborano pagamenti in criptovalute tramite BitPay, dimostra una crescente integrazione delle valute digitali nel commercio tradizionale. Questo avviene nonostante i dibattiti in corso sull’impatto ambientale delle criptovalute.

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